Le intolleranze alimentari rappresentano una parte importante delle reazioni avverse del nostro organismo agli alimenti, e possono causare sintomatologie croniche di difficile diagnosi.
L’intolleranza alimentare è un’ipersensibilità nei confronti di una particolare sostanza o di un alimento che determina una reazione avversa dell’organismo (mediata da anticorpi IgG).
Differenza tra intolleranza e allergia: mentre nelle allergie alimentari il rilascio di anticorpi IgE si verifica in un breve lasso di tempo (da 10 minuti a 2 ore dopo l’assunzione degli alimenti allergenici), nelle intolleranze alimentari la reazione dell’organismo è più lenta (da 1 a 36 ore dopo l’assunzione dell’alimento), si manifesta in maniera graduale e provoca una sintomatologia generale meno severa che può includere, ad esempio, cefalea, stanchezza, gonfiori addominali, senso di pesantezza, diarrea, vomito, orticaria. Nei casi di intolleranze alimentari, infatti, i sintomi sono correlati alla quantità e alla frequenza con cui si assume la sostanza o l’alimento non tollerato. Spesso si tratta di effetti di non facile riconoscibilità che incidono sensibilmente sulla qualità della vita.Riconoscere le sostanze e i cibi non tollerati dà la possibilità di avviare una dieta personalizzata volta a eliminare i disturbi e a evitare lo sviluppo di nuove intolleranze, con notevoli benefici per la salute. In caso di intolleranza, occorre escludere per un certo periodo l’alimento dalla dieta e consentire la remissione dei sintomi. In un secondo momento, il cibo va lentamente reintrodotto (dal momento che le intolleranze alimentari non sono definitive), magari evitando in un primo periodo le assunzioni quotidiane.
Il test per le intolleranze alimentari è una metodologia utilizzata sia per interpretare i sintomi di disagio fisico di un soggetto che può essere intollerante, che come supporto per il medico nella diagnosi e nel follow-up; l’esperienza più recente ha evidenziato che si può diagnosticare l’intolleranza verso gli alimenti con un semplice test del sangue che mette a contatto estratti alimentari con i globuli bianchi del nostro sangue, studiando le modificazioni infiammatorie delle cellule al microscopio.
Fra le intolleranze alimentari riconosciute scientificamente più importanti ci sono l’intolleranza al lattosio e l’intolleranza al glutine, intesa come malattia celiaca. Entrambe vengono diagnosticate mediante test specifici. Per la diagnosi di intolleranza al lattosio si ricorre al breath test.
Per la diagnosi di malattia celiaca sono invece indicati test sierologici (anticorpi antitranglutaminasi, antiendomisio, antigliadina deaminata) che ricercano nel sangue del paziente la presenza degli anticorpi specifici.
Gli esami del sangue per la ricerca di anticorpi specifici per la diagnosi di malattia celiaca vengono eseguiti al mattino e a digiuno
l breath test, l’esame per la diagnosi di intolleranza al lattosio, prevede la raccolta di campioni di aria espirata in un sacchetto di plastica a intervalli regolari, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero sciolto in acqua (lattosio).