Lo storico strumento di base nella diagnostica allergologica è il test cutaneo (prick test), un test in vivo, che si esegue cioè direttamente sulla cute del paziente, limitato all’uso di pochi estratti allergenici. Negli anni successivi alla scoperta delle IgE, gli anticorpi dell’allergia, avvenuta nel 1967, è stata creata la prima metodica per la loro misurazione nel sangue periferico (RAST), perfezionata e migliorata nel corso degli anni da numerose nuove metodiche che ne hanno aumentato la sensibilità e la specificità. Circa 20 anni fa è iniziato l’impiego delle molecole allergeniche nella diagnostica allergologica consentendo di migliorare ulteriormente la qualità dei test di laboratorio.
Solo però in questi ultimi anni le moderne tecnologie hanno contribuito a rivoluzionare la diagnostica allergologica del passato: le biotecnologie hanno permesso in parte di sostituire gli estratti allergenici con le molecole allergeniche; la diagnostica allergologica molecolare infatti, ricerca la presenza di IgE specifiche per le singole componenti allergeniche molecolari, dette anche epitopi, in grado di legare ciascuno il proprio anticorpo specifico, permettendo così di approfondire, dettagliare e precisare l’inquadramento di un allergia.
ALLERGENI MOLECOLARI: